La vera storia di come un Maestro di Karate è diventato consulente di marketing e comunicazione
Ho iniziato a studiare marketing e comunicazione per fame e per paura.
Il modo peggiore per iniziare.
Era l’agosto del 2010 e stavo organizzando l’inaugurazione del Dojo Shin Sui.
L’idea era semplice: aprire assieme ad altri 2 soci una società sportiva dedicata all’insegnamento delle arti marziali.
Ognuno avrebbe tenuto un corso, io quello di karate e gli altri due mie colleghi quello di ju jitsu e di kung fu. Così nessuno avrebbe avuto da gestire un impegno troppo gravoso e avrebbe potuto continuare tranquillamente con la sua vita.
E invece, un mese prima dell’inaugurazione dei locali, i miei due soci fanno marcia indietro e scelgono di andare a insegnare dalla concorrenza.
Ero fregato.
Il problema non era soltanto che mi trovavo da solo a gestire tutto, ma era anche che, convinti della bontà del progetto, i miei genitori avevano sovvenzionato i lavori di ristrutturazione dei locali.
Avevo 22 anni.
Abbandonai la mia laurea specialistica in lettere e mi buttai a capofitto nella gestione del dojo.
Ma vivere insegnando karate in Italia non è facile e nonostante l’impegno e gli sforzi le cose andavano male.
Così decido di investire quei pochi soldi che avevo da parte e di iniziare a studiare marketing a risposta diretta.
Studio, applico, sbaglio, riprovo.
Imparo a fare tutto: dalla scrittura efficace (copywriting) alla creazione di funnel. Dall’uso dell’e-mail marketing alla creazione di un’offerta. Imparo perfino a creare siti WordPress da zero.
Divento una specie di coltellino svizzero della comunicazione.
E, pian piano, riesco a fare uscire la mia società sportiva dalle sabbie mobili.
Ma quel tipo di approccio al marketing fatto di continue offerte push, regolette, template copia e incolla non mi piace: lo trovo avvilente, poco etico e spesso problematico.
La sensazione che mi dava, era quella di raggirare le persone e spingerle ad acquistare da me a tutti i costi. E questo portava clienti problematici.
Clienti del tipo “pago-pretendo” che non davano valore al tuo lavoro e venivano da me solo per sfruttare un’offerta o per sfinimento.
Così continuo a cercare e sperimentare fino a quando, nel 2020, durante la pandemia scopro Alessio Beltrami e il Content Marketing
Finalmente trovo la mia strada.
In pochi mesi di duro lavoro con Alessio ottengo risultati che non avevo mai ottenuto prima.
Imparo a padroneggiare ogni forma di contenuto: testo, audio o video.
Imparo a creare contenuti autentici ed efficaci, che fanno avvicinare a me persone genuinamente interessate al mio lavoro e non solo all’offerta o al mio sconto.
Persone che scelgono me perché sono io e che non vogliono farsi allenare da nessun altro.
Nel giro di pochi mesi il mio canale YouTube diventa il canale sul karate tradizionale più seguito d’Italia e in 2 anni i miei corsi al dojo vanno sold out.
A quel punto Alessio mi sceglie come tutor della sua Academy e mi propone di lavorare al suo fianco per alcuni mesi.
Nel frattempo alcuni miei amici mi chiedono di aiutarli nella comunicazione per i loro studi di Personal Trainer e si scopre non solo che sono un bravo consulente, ma che mi diverto anche un sacco nel farlo.
Questa esperienza, però, mi ha permesso di rendermi conto anche di un’altra cosa: il mondo del fitness, del benessere e dello sport è pieno di persone straordinarie. Persone con competenze e conoscenze eccezionali, che possono davvero fare la differenza per gli altri.
Ma, proprio come me all’inizio della mia carriera, non lo sanno comunicare e così vengono schiacciati dai colossi del settore.
Ed è un peccato perché sono persone che potrebbero davvero cambiare il mondo.
Ma io, con la mia esperienza e conoscenza diretta del settore le posso aiutarle.
E così decido di avere una doppia vita: di notte affascinante Maestro di karate e di giorno consulente di marketing e comunicazione per i professionisti del fitness e del benessere.
Sparisce Lentamente
Sparisce lentamente chi non sa comunicare
Chi è asservito al proprio pubblico
Chi cerca solo like e approvazione.
Sparisce lentamente chi non esprime la sua opinione
Chi non fa sentire la su voce
Chi segue i trend per avere follower in poche ore.
Sparisce lentamente chi si ferma alla superficie
Chi non ha il coraggio di usare la propria testa
O preferisce copiare.
Sparisce lentamente chi ogni giorno posta parole vuote
Chi usa filtri, vocine e balletti
Chi vuol intrattenere e far ridere a tutti i costi, ma non sa far emozionare.
Perché comunicare richiede uno sforzo più grande che pubblicare