Come l’a.i. asfalterà i personal trainer e i nutrizionisti

Siamo nel mezzo di una rivoluzione. Non una di quelle che vedi in TV o sui libri di storia, con le bandiere e le barricate. Questa è più silenziosa, ma non meno potente.

L’intelligenza artificiale sta cambiando tutto intorno a noi.

L’AI sta trasformando profondamente le nostre vite. Cambia come lavoriamo, come le aziende operano, come gestiamo le nostre attività quotidiane. E il mondo del fitness non fa eccezione.

Indice dell'articolo

Una rivoluzione storica

Pensa alla rivoluzione industriale dell’Ottocento. Ha cambiato per sempre il modo in cui l’umanità viveva, lavorava e si relazionava. L’intelligenza artificiale sta facendo lo stesso, ma a una velocità mai vista prima.

Sono convinto che nei futuri libri di storia ci sarà un intero capitolo dedicato a questa rivoluzione dell’AI, proprio accanto a quella industriale. La differenza? Noi ci siamo dentro fino al collo.

Forse è proprio questo il motivo per cui molti di noi non si rendono conto della portata di questo cambiamento. Siamo così immersi in questa trasformazione che non riusciamo a vederne i contorni. È come chiedere a un pesce di descrivere l’acqua.

Il fitness, come ogni altro settore, sta per essere completamente ridisegnato da questa tecnologia. E nei prossimi minuti ti spiegherò esattamente come e perché dovresti prestare attenzione.

Come l’AI cambierà l’erogazione dei servizi fitness

Questo strumento sta impattando in maniera importantissima su tutti I settori e di sicuro sono pronto a scommetterci la casa rivoluzionerà anche il Monfitness soltanto che noi come al solito nel nostro settore preferiamo guardare da un’altra parte mettere la testa sotto la sabbia oppure aspettare star lì e dire ma sì tanto prima che succederà prima che avverrà e invece credo che la rivoluzione avverrà e avverrà molto prima di quello che pensiamo e in maniera molto più dirompente di quello che pensiamo.

Un cambiamento che non possiamo ignorare

L’intelligenza artificiale non è più solo un tema da film di fantascienza. È qui, adesso, e sta cambiando tutto. Ogni settore sta vivendo questa trasformazione, e il fitness non fa eccezione.

Voglio essere molto chiaro: sono pronto a scommettere la mia casa che l’AI rivoluzionerà completamente il mondo del fitness. Non è una questione di “se”, ma di “quando”.

La testa sotto la sabbia

Purtroppo, nel nostro settore c’è una tendenza preoccupante. Facciamo finta di niente. Mettiamo la testa sotto la sabbia. Pensiamo che sia un problema di domani.

“Tanto ci vorrà tempo prima che succeda davvero.”
“Non toccherà il mio lavoro.”
“Nel fitness serve il contatto umano, l’AI non potrà mai sostituirlo.”

Queste sono le frasi che sento ripetere. Ma ti dico una cosa: la rivoluzione è già iniziata. E arriverà molto prima di quanto pensiamo, con un impatto molto più forte di quanto immaginiamo.

Due aree di grande cambiamento

L’intelligenza artificiale cambierà il fitness in due modi principali:

  1. Nell’erogazione del servizio: come aiutiamo le persone a raggiungere i loro obiettivi di fitness, come creiamo programmi, come seguiamo i clienti.

  2. Nel marketing e nella comunicazione: come attiriamo nuovi clienti, come comunichiamo con loro, come gestiamo la nostra presenza online.

Servizi più personalizzati, ma a che prezzo?

L’AI permetterà di creare programmi di allenamento e piani nutrizionali ultra-personalizzati. Potrà analizzare migliaia di variabili in pochi secondi per darti un piano perfettamente adatto alle tue esigenze.

Immagina un’app che sa esattamente come modificare il tuo allenamento in base a come ti senti oggi, quanto hai dormito, cosa hai mangiato, e persino in base ai tuoi livelli ormonali. Questo è il futuro, e non è lontano.

Ma c’è un rovescio della medaglia. Molti professionisti del fitness rischiano di diventare obsoleti se non imparano ad adattarsi. Personal trainer, nutrizionisti, coach – tutti dovranno evolvere il loro ruolo per rimanere rilevanti in questo nuovo mondo.

Perché sarà più veloce di quanto pensiamo

La tecnologia non avanza in modo lineare, ma esponenziale. Quello che oggi sembra impossibile, domani sarà banale. Ricordi com’era il mondo prima degli smartphone? Quel cambiamento è avvenuto in pochissimi anni.

Con l’AI sta succedendo lo stesso, ma a una velocità ancora maggiore. I modelli di intelligenza artificiale migliorano ogni giorno, diventando più precisi, più accessibili e più facili da usare.

Nel fitness, questo significa che presto avremo strumenti che oggi sembrano fantascienza. E quando dico “presto”, non parlo di decenni, ma di anni, forse mesi.

È il momento di prepararsi

Non voglio spaventarti, ma voglio che tu sia pronto. Se lavori nel fitness, è il momento di iniziare a capire come l’AI può diventare tua alleata invece che una minaccia.

Non puoi fermare questa onda, ma puoi imparare a surfarci sopra. Chi si adatterà prospererà. Chi continuerà a ignorare questa realtà, rischia di essere spazzato via.

Nel prossimo capitolo, vedremo più nel dettaglio come cambierà il ruolo dei personal trainer e dei nutrizionisti in questa nuova era. Perché, credimi, cambierà radicalmente.

Il futuro dei personal trainer e dei nutrizionisti nell’era dell’AI

Perché in come viene erogato il servizio? Perché potenzialmente figure come il personal trainer o il nutrizionista non serviranno più.

Una professione a rischio di estinzione

Parliamoci chiaro: il futuro delle professioni nel fitness sta per cambiare radicalmente. E non è un cambiamento che avverrà tra dieci anni. È già iniziato.

Potenzialmente, figure come il personal trainer o il nutrizionista potrebbero non servire più. Sì, hai letto bene. Potremmo presto dover appendere i nostri diplomi al chiodo e dire “quanto è bello studiare questi argomenti” mentre guardiamo queste professioni svanire.

Non è solo una mia preoccupazione personale. È una realtà che sta prendendo forma davanti ai nostri occhi. L’intelligenza artificiale sta diventando così sofisticata che presto potrà fare molte delle cose che oggi facciamo noi professionisti del fitness.

Non solo trainer e nutrizionisti

Il problema non si ferma ai personal trainer e ai nutrizionisti. Anche gli assistenti di sala e gli istruttori dei corsi sono a rischio. Pensa a un’app che può guidarti attraverso ogni esercizio, correggere la tua forma, adattare l’allenamento in tempo reale in base alle tue risposte. Tutto questo senza bisogno di una persona fisica accanto a te.

La tecnologia sta avanzando a passi da gigante. Sensori, telecamere, algoritmi di riconoscimento dei movimenti – tutti questi strumenti stanno diventando sempre più precisi e accessibili. Presto, un semplice smartphone potrebbe sostituire l’occhio esperto di un istruttore.

La crisi delle agenzie di marketing nel fitness

Lo stesso destino, purtroppo, attende le agenzie di marketing specializzate nel fitness. Con l’ultimo lancio fatto da Google, seguito a breve da Meta (Facebook), tutto ciò che riguarda la pubblicità verrà gestito direttamente dalle piattaforme.

L’intelligenza artificiale sarà in grado di creare campagne pubblicitarie mirate, scrivere testi persuasivi, generare immagini accattivanti, e analizzare i risultati meglio di quanto possa fare un team umano. Le agenzie di marketing, come le conosciamo oggi, potrebbero non servire più a quasi nulla.

Prepararsi invece di subire

Ecco perché è fondamentale agire ora. Prima di farci trovare “con le braghe calate”, come si dice, dobbiamo prepararci. Abbiamo ancora un po’ di tempo. Questa rivoluzione sta avvenendo, ma non avverrà domani – forse dopodomani, o fra una settimana, in senso figurato.

È il momento di capire cosa sta succedendo, di ragionarci insieme, di iniziare a muoverci per farci trovare pronti quando questa vera e propria bomba nucleare esploderà nel nostro settore.

Non possiamo fermare l’onda, ma possiamo imparare a surfarci

La trasformazione del fitness attraverso l’intelligenza artificiale è inevitabile. Non possiamo fermarla, così come non abbiamo potuto fermare internet o gli smartphone. Ma possiamo adattarci.

I professionisti del fitness che sopravvivranno a questa rivoluzione saranno quelli che capiranno come integrare l’AI nel loro lavoro, come offrire qualcosa che le macchine non possono dare, come reinventare il proprio ruolo in questo nuovo ecosistema.

Non si tratta di resistere al cambiamento, ma di evolversi con esso. Di trovare nuovi modi per essere utili, rilevanti e insostituibili in un mondo dove molte delle nostre attuali mansioni saranno automatizzate.

Nei prossimi capitoli esploreremo più nel dettaglio come cambieranno le varie aree del fitness e, soprattutto, come noi professionisti possiamo prepararci per non solo sopravvivere, ma prosperare in questa nuova era dell’intelligenza artificiale.

La trasformazione delle palestre tradizionali

Penso che il futuro delle palestre tradizionali sia a rischio. Non è una questione di “se”, ma di “quando” diventeranno obsolete.

I grandi player del settore fitness stanno già pensando a come rivoluzionare l’esperienza in palestra. E la soluzione è più vicina di quanto immagini.

Ehi ma mettiamo una bella telecamera sulla macchina che riprende la persona mentre fa l’esercizio. Ficchiamoci una AI dentro così che questa macchina dia dei feedback costanti alla persona mentre fa l’esecuzione dell’esercizio e questo significa che l’assistente di sala se ne può andare a fan cuore perché praticamente non servirà più.

La fine degli assistenti di sala

Immagina questo scenario: ogni macchina in palestra è dotata di una telecamera intelligente. Mentre ti alleni, l’AI analizza ogni tuo movimento in tempo reale. Ti corregge quando la tua postura non è corretta. Ti suggerisce come migliorare l’esecuzione. Ti avvisa se stai rischiando un infortunio.

Con un sistema del genere, a cosa serve l’assistente di sala? La sua funzione principale – guidarti e correggerti durante l’allenamento – viene svolta meglio, in modo più costante e sempre disponibile da una macchina.

Non è fantascienza. È la direzione in cui stiamo andando, e più velocemente di quanto pensi.

Corsi fitness senza istruttori umani

Lo stesso destino attende gli istruttori dei corsi fitness. Pensa ai classici corsi di gruppo: un istruttore davanti a cinquanta persone che eseguono gli stessi movimenti.

Già oggi, in questi contesti, nessuno è davvero seguito in modo individuale. La platea è troppo ampia. L’istruttore può dare indicazioni generali, ma non può concentrarsi sulla qualità dell’esecuzione di ogni singolo partecipante.

Allora perché continuare a pagare un istruttore in carne e ossa? I gestori delle palestre presto si chiederanno: “Perché non sostituirlo con programmi preimpostati o, in futuro, con un allenatore olografico?”

Un istruttore virtuale non si stanca mai. Non ha giorni no. Non ha problemi emotivi o personali che possono influenzare la qualità della lezione. Offre sempre lo stesso livello di servizio, giorno dopo giorno.

Un servizio di qualità costante

Questo è uno dei grandi vantaggi dell’AI nel fitness: la costanza. Un sistema di intelligenza artificiale non ha sbalzi d’umore. Non è influenzato dalla stanchezza. Non ha problemi a gestire i clienti difficili.

Anzi, in alcuni casi potrebbe gestirli meglio di un essere umano, proprio perché non è condizionato dalle emozioni. L’AI erogherà sempre un servizio di buona qualità, indipendentemente dall’ora del giorno o dal numero di sessioni già completate.

Dal punto di vista di chi gestisce una palestra, la domanda diventa: “Perché non dovrei fare questo cambiamento?” I vantaggi economici e operativi sono evidenti. Meno personale da gestire, meno problemi di turnover, un servizio standardizzato e sempre di qualità.

Verso l’obsolescenza delle palestre tradizionali

Ho ragione di credere che, col passare del tempo, la palestra come la conosciamo oggi diventerà obsoleta. Non solo gli assistenti di sala e gli istruttori, ma anche la stesura delle schede di allenamento, per come viene fatta nella maggior parte delle realtà, diventerà una cosa del passato.

L’intelligenza artificiale sta per ridisegnare completamente l’esperienza fitness. Le palestre che non si adatteranno a questa rivoluzione rischiano di scomparire, sostituite da strutture più moderne, tecnologicamente avanzate e, paradossalmente, più capaci di offrire un’esperienza personalizzata attraverso l’uso dell’AI.

Il futuro è già qui. E sta bussando alle porte delle nostre palestre.

Il futuro della programmazione dell’allenamento

Oggi voglio parlarti di come l’intelligenza artificiale sta per rivoluzionare completamente il modo in cui creiamo i programmi di allenamento. E credimi, questa rivoluzione è già iniziata.

Puoi già oggi tranquillamente chiedere a ChatGPT, a Gemini o a qualsiasi altro assistente AI di creare per te una scheda di allenamento. E questo è solo l’inizio.

Quando i giganti del fitness entreranno nel gioco

Voglio che tu registri bene quello che sto per dirti (e sì, voglio i diritti quando succederà!): non mi stupirei affatto se un giorno Technogym o qualche altro grande player del settore, che ha soldi da investire, decidesse di sviluppare una propria intelligenza artificiale specializzata nel fitness.

Immagina questo scenario: “Lo sai che c’è? Sviluppiamo l’intelligenza artificiale per il fitness!” E boom, tutti a casa.

Nel momento in cui una grande azienda facesse una mossa del genere, il nostro settore verrebbe messo drasticamente “a disagio”, per usare un eufemismo. In realtà, verrebbe messo in ginocchio, con un sacco di professionisti che si ritroverebbero senza lavoro.

I personal trainer diventeranno superflui?

E non pensare che il discorso sia diverso per i personal trainer. Per quanto riguarda l’erogazione del servizio, la maggior parte dei trainer diventerà superflua.

Perché io potrò assolutamente inserire I miei dati su GPT o su Fitness AI L’ho appena inventata marchio registrato BAM è mia e a quel punto cosa succederà? Succederà che questa leggendo I miei dati mi creerà I programmi di allenamento avendo a disposizione un database gigantesco a cui io non potrò mai accedere.

Pensa a come funzionerà: inserisci i tuoi dati su un’app (chiamiamola “Fitness AI” – marchio registrato, è mia!), e questa, analizzando le tue informazioni, creerà programmi di allenamento personalizzati. E lo farà attingendo a un database così vasto che nessun trainer umano potrebbe mai sperare di accumulare o elaborare.

Il nuovo ruolo del personal trainer

In questo scenario, il personal trainer rischia di diventare una figura di contorno. Il suo ruolo potrebbe ridursi a quello di “accompagnatore sociale”.

Immagina questo: dopo aver creato la tua scheda con ChatGPT (e sono sicuro che ci sono già trainer che lo fanno senza dirlo a nessuno), il trainer ti accompagnerà nella sala pesi del futuro. Lì, le macchine intelligenti leggeranno i tuoi movimenti e ti daranno tutti i feedback necessari.

Il trainer, quindi, cosa farà? Essenzialmente, ti terrà compagnia. Ti offrirà quel contatto umano che, per quanto sofisticata, l’AI non può dare. Ma le sue competenze tecniche? Quelle potrebbero non servire più.

Una trasformazione già in corso

Questa non è fantascienza o una previsione per un futuro lontano. È un processo che è già iniziato. Le tecnologie esistono, stanno migliorando ogni giorno, e presto raggiungeranno un punto in cui saranno accessibili a tutti.

I programmi di allenamento generati dall’AI diventeranno sempre più sofisticati, personalizzati e precisi. Saranno in grado di adattarsi in tempo reale ai tuoi progressi, ai tuoi feedback, persino al tuo stato d’animo del giorno.

Prepararsi al cambiamento

Come professionisti del fitness, abbiamo due scelte: possiamo ignorare questa realtà e sperare che in qualche modo non ci tocchi, oppure possiamo prepararci, adattarci e trovare nuovi modi per rimanere rilevanti.

Forse il futuro del personal trainer non è quello di creare schede di allenamento, ma di offrire qualcosa che l’AI non può dare: motivazione autentica, connessione umana, comprensione emotiva. O forse si tratta di imparare a lavorare con l’AI, utilizzandola come uno strumento per migliorare il servizio che offriamo, non come un sostituto.

Una cosa è certa: il modo in cui programmiamo gli allenamenti sta cambiando radicalmente. E chi non si adatterà, rischia di essere lasciato indietro.

Nel prossimo capitolo, vedremo come l’intelligenza artificiale sta trasformando anche il mondo della nutrizione sportiva, un altro pilastro fondamentale del fitness che sta per essere rivoluzionato dalla tecnologia.

L’impatto dell’AI sulla nutrizione sportiva

La rivoluzione dell’intelligenza artificiale non si ferma alla programmazione degli allenamenti. Anche il mondo della nutrizione sportiva sta per essere completamente trasformato.

Piani alimentari personalizzati in pochi minuti

Pensaci un attimo: quanto tempo ci mette oggi un nutrizionista a creare un piano alimentare personalizzato? Ore di lavoro, analisi dei dati, calcoli e pianificazione. Ma con l’AI, tutto questo può essere fatto in pochi minuti.

Una volta che hai il tuo fabbisogno calorico giornaliero, puoi semplicemente chiedere a ChatGPT o a qualsiasi altra AI di creare un piano alimentare su misura per te. “Ho bisogno di una dieta da X calorie al giorno. Creami diverse varianti di pasti, con queste specifiche esigenze…” e in pochi istanti hai tutto pronto.

La mia esperienza personale

Non sto parlando di possibilità teoriche. L’ho provato io stesso, per curiosità e praticità. Avevo bisogno di fare piccoli cambiamenti alla mia dieta – una dieta che, tra l’altro, mi era stata data da una nutrizionista che stimo molto.

I cambiamenti che dovevo fare erano semplici, legati solo alla gestione del tempo e alla redistribuzione delle calorie tra colazione e pranzo. Nulla di complesso. Con le mie conoscenze di base, mi sentivo sicuro di poter fare queste modifiche senza problemi.

Mi è costato andare su ChatGPT, scrivergli quello che avevo dargli tutte le informazioni dire guarda mi dai una mano a fare dieci colazioni da tot kcal e dieci pranzi veloci da portarsi dietro da tot kcal le necessità sono questa questa quest’altra e nel giro di dieci minuti ho avuto tutte le soluzioni che che mi servivano.

In dieci minuti, dieci! Ho ottenuto esattamente ciò di cui avevo bisogno. Una lista di dieci colazioni e dieci pranzi veloci, tutti calibrati perfettamente secondo le mie esigenze caloriche e nutrizionali.

Il futuro dei nutrizionisti

Ora, chiediti: se l’AI può fare questo, qual è il futuro dei nutrizionisti professionisti? Se posso ottenere un piano alimentare personalizzato in pochi minuti con un’app, perché dovrei pagare un professionista?

Certo, ci sono casi complessi che richiedono una supervisione umana. Persone con patologie, allergie particolari, o esigenze molto specifiche. Ma per l’utente medio? Per la persona che vuole solo perdere qualche chilo o migliorare la propria alimentazione per supportare l’allenamento?

L’AI potrebbe presto rendere superflui molti nutrizionisti, proprio come sta accadendo con i personal trainer. La tecnologia non solo fa lo stesso lavoro, ma lo fa più velocemente, a costi inferiori e con un livello di personalizzazione che un umano fatica a raggiungere.

Ripensare il ruolo del nutrizionista

Non sto dicendo che i nutrizionisti spariranno. Ma il loro ruolo dovrà evolversi. Forse diventeranno più simili a coach, a guide che aiutano le persone a navigare nel mare di informazioni e possibilità che l’AI metterà a disposizione.

O forse si concentreranno su quegli aspetti che l’AI non può gestire: il supporto emotivo, la motivazione, l’adattamento alle circostanze di vita che cambiano, la gestione delle ricadute.

Una cosa è certa: se non iniziamo a pensare in anticipo a come adattarci a questa rivoluzione, saranno “dolori forti”, come dico io. Non dolori normali, ma “dolori volatili per diabetici”, dei veri e propri “rapaci”.

Il cambiamento è già qui. E non si fermerà. La domanda non è “se” l’AI trasformerà la nutrizione sportiva, ma “come” risponderemo a questa trasformazione.

E, credimi, questa rivoluzione non si ferma qui. Sta per colpire con la forza di uno schiaffo anche altri aspetti del mondo del fitness.

La rivoluzione del marketing nel fitness

Il settore del marketing sta per subire un cambiamento radicale, e il mondo del fitness non farà eccezione. Con le nuove tecnologie di intelligenza artificiale rilasciate da Google, seguite a ruota da Meta e altri giganti tech, stiamo per assistere a una trasformazione totale di come promuoviamo i nostri servizi.

L’eliminazione degli intermediari

Il primo grande cambiamento che dobbiamo aspettarci è l’eliminazione degli intermediari tra l’intelligenza artificiale e l’acquisto del servizio o del prodotto. Questo potrebbe sembrarti un dettaglio tecnico, ma le conseguenze saranno enormi per tutti noi nel settore fitness.

Se oggi hai un sito web dove pubblichi contenuti di valore per educare il tuo pubblico target su come lavori e sui tuoi servizi, preparati a ricevere molto meno traffico. Perché? L’AI leggerà il tuo sito, estrarrà le informazioni che ritiene utili e creerà una risposta diretta per l’utente, senza mandarlo sul tuo sito.

In pratica, perderai l’opportunità di far “atterrare” i potenziali clienti sul tuo sito web. Non potranno più conoscere a fondo la tua voce, il tuo stile, la tua personalità. L’AI farà da filtro e da intermediario, e tu perderai il contatto diretto con il tuo pubblico.

La rivoluzione nella creazione pubblicitaria

Noi dovremo semplicemente dire a Google o a Meta quello che vorremmo fare per che obiettivo avrà la nostra pubblicità dov’è il nostro target e basta dargli eventualmente un po’ di materiale grezzo se ce ne sarà la necessità e da di lì la I farà tutto creerà la campagna ottimizzerà il copy farà la parte grafica imposterà I budget troverai target farà tutto lei.

Il secondo grande cambiamento riguarda la creazione delle campagne pubblicitarie. Tra qualche mese, non dovremo più preoccuparci di creare testi persuasivi, progettare creatività accattivanti o produrre video coinvolgenti. Tutto questo lavoro sarà gestito completamente dall’intelligenza artificiale.

Dovremo semplicemente comunicare a Google o Meta i nostri obiettivi pubblicitari, il target che vogliamo raggiungere, e fornire eventualmente del materiale grezzo. Da lì, l’AI farà tutto: creerà la campagna, ottimizzerà i testi, realizzerà la parte grafica, imposterà i budget, troverà i target giusti. Tutto sarà automatizzato.

La fine delle agenzie di marketing?

Questa rivoluzione porterà alla sostituzione completa di molte figure professionali nel marketing: agenzie pubblicitarie, esperti di ADV, copywriter, grafici, videomaker. L’AI farà il loro lavoro, probabilmente in modo più efficiente e a costi molto inferiori.

È un cambiamento che solleva due grandi problemi. Il primo è di natura etica: la nuova versione di Google sfrutterà tutto il lavoro fatto dai creator per fornire risposte agli utenti, senza dare visibilità ai creator stessi. Per noi che creiamo contenuti, è una vera stilettata al cuore.

Le persone riceveranno risposte scritte da noi, ma rielaborate dall’AI, senza mai visitare i nostri siti o conoscerci direttamente. La nostra voce non sarà riconosciuta. Saranno, in pratica, dei piccoli plagi legalizzati, un grande sfruttamento del lavoro dei creator. Una prospettiva molto triste.

Un futuro di pubblicità omologate

Il secondo problema è che perderemo il controllo sulle nostre campagne pubblicitarie. Non avremo più “le redini di nulla”. L’unica differenza tra un’azienda e l’altra sarà probabilmente il budget disponibile.

Se tutte le pubblicità saranno create dall’AI, e quindi simili tra loro, vincerà solo chi può investire di più. Chi potrà permettersi budget più alti avrà più visibilità, indipendentemente dalla qualità del servizio offerto. O, in alternativa, l’AI potrebbe creare pubblicità di qualità diversa in base al budget investito: più spendi, migliore sarà la tua pubblicità.

Da un lato, questa automazione ci libererà da compiti noiosi e ripetitivi. Dall’altro, renderà tutto più uniforme e piatto. Non ci sarà più la possibilità reale di distinguersi dai concorrenti attraverso la creatività o l’originalità del marketing.

Il paradosso finale

C’è poi un ultimo paradosso che si profila all’orizzonte: probabilmente dovremo pagare per far sì che i nostri siti siano visibili nelle ricerche effettuate tramite AI. In pratica, dovremo pagare per essere visti in un sistema che si nutre dei nostri contenuti gratuitamente.

È una trasformazione che sta avvenendo ora, sotto i nostri occhi. E che cambierà per sempre il modo in cui promuoviamo i nostri servizi nel mondo del fitness. Non possiamo fermarla, ma possiamo prepararci ad affrontarla nel modo migliore.

La soluzione: tornare all’umanità

Di fronte a questa rivoluzione tecnologica che sta per travolgerci, qual è la soluzione? Dobbiamo tutti chiudere bottega e cambiare mestiere? Aprire uno “spaghetti blues bistrot” a Londra o una cartoleria come ho sempre sognato?

No, credo che ci siano ancora degli spiragli. Non ho la soluzione definitiva né una sfera di cristallo – magari sto prendendo un abbaglio colossale – ma da quello che osservo intorno a me, penso che la direzione sia chiara.

Tornare a essere umani

La soluzione può essere una sola: tornare indietro. Prima di tutto, tornare a essere umani. E poi, tornare a usare internet come lo usavamo dieci anni fa.

Per me e per quelli della mia generazione, questo potrebbe essere più semplice perché abbiamo vissuto l’internet di dieci-venti anni fa. Per chi è più giovane, potrebbe essere più complicato. Ma è l’unica strada.

Come adattarsi alla riduzione del traffico

Cosa succederà concretamente? Avremo molto meno traffico sui nostri siti web. Le persone useranno l’AI per le loro ricerche e, se non sono davvero interessate, non visiteranno mai il nostro sito.

Ma questo non è necessariamente un male. Significa che chi arriverà sul tuo sito sarà davvero interessato a ciò che fai. Il traffico avrà un valore altissimo. Per questo motivo, il tuo sito deve:

  • Esistere (non puoi farne a meno)
  • Essere impeccabile (non tanto nella grafica o user experience)
  • Offrire un valore enorme a chi lo visita

Le persone devono trovare informazioni di grandissimo valore sul tuo sito. Devono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno, in modo da non tornare sull’AI per continuare la loro ricerca.

Creare contenuti di grande valore e autentici

Dovrai creare tanti contenuti. Tanti, davvero tanti. Ma non con l’AI, altrimenti saremmo “dalla padella alla brace”.

Devi tirare fuori il tuo lato umano. La tua identità. Il tuo modo di parlare, di pensare, di ragionare, di scrivere, di disegnare – qualunque cosa, ma deve essere autentico. Se non mostri il tuo lato umano, le persone non si fermeranno mai sul tuo sito.

L’unica carta che possiamo giocarci è la nostra umanità. Quindi tornare a essere umani puntare tanto sul rapporto con le persone interessarsi genuinamente a loro non per forza di cose cercare di far sì che si scrimano a tutti I costi che facciano il mese in più o cose di questo tipo qua ma interessarsi genuinamente a loro sia online che offline.

Non possiamo competere con l’AI nella produzione di contenuti

Dobbiamo essere onesti con noi stessi: non possiamo competere con l’intelligenza artificiale nella produzione di contenuti. L’AI può generare quantità enormi di materiale, senza mai stancarsi, di qualità sempre più alta.

L’unica carta che possiamo giocarci è la nostra umanità. Dobbiamo tornare a essere umani, puntare sul rapporto con le persone, interessarci genuinamente a loro.

Non dobbiamo cercare a tutti i costi di far rinnovare l’abbonamento o di vendere il mese in più. Dobbiamo interessarci davvero alle persone, sia online che offline.

L’umanità come unico fattore di differenziazione

Quando le persone arrivano da noi, devono pensare: “Era questo il posto in cui volevo andare! Guarda come sono gentili, come è pulito, come mi trattano bene, come sono simpatici, che rapporto c’è, come pensano a me, come curano i dettagli.”

Il lato umano è l’unica cosa su cui possiamo puntare. Le persone ci sceglieranno per la nostra professionalità, certo, ma soprattutto perché siamo empatici, comprensivi, perché le conosciamo bene.

Abbiamo ottime conoscenze nel nostro campo, ma soprattutto siamo umani. Questo è l’unico punto su cui possiamo differenziarci.

L’importanza di creare relazioni genuine con i clienti

I tuoi contenuti devono mettere in evidenza questo aspetto umano. Le informazioni non saranno più preziose – si troveranno facilmente ovunque. Sarà importante il modo in cui spieghi le cose, il rapporto che crei con le persone, come le accompagni nel loro percorso.

Devi fare in modo che le persone dicano: “Non voglio un AI Trainer, voglio una persona reale che mi capisce, che sa esattamente cosa mi serve, che è lì per me, che mi fa ridere quando ne ho bisogno, che mi sostiene e mi permette di dare il meglio di me.”

La raccolta dei contatti come strategia fondamentale

Un altro aspetto cruciale: devi fare tutto il possibile per raccogliere i contatti dei tuoi clienti e potenziali clienti. I contatti sono l’unica cosa che possiedi davvero.

Il traffico non è tuo, né sui social né sul sito. Finché non hai quell’indirizzo email o quel numero di telefono, non puoi ricontattare le persone e non puoi farti conoscere.

Punta molto sulla lead generation. Magari non avrai numeri da capogiro, ma sarai in contatto con persone realmente interessate a ciò che fai e potrai ricontattarle nel tempo. Questo è un valore inestimabile.

Come distinguersi in un mondo sempre più artificiale

In conclusione, sii umano quando tutti cercano di essere artificiali. Tira fuori te stesso, il tuo modo di fare, le tue imperfezioni, i tuoi errori. Non vergognarti, anzi, sii fiero dei tuoi errori, perché sono ciò che ti distingue dalle macchine.

Gli errori sono il nostro “bollino di garanzia” di essere umani al 100%. Questa è l’unica cosa che possiamo fare per arginare ciò che sta per succedere.

Ovviamente, tutto questo va accompagnato da servizi che siano all’altezza delle aspettative delle persone. L’umanità è importante, ma la qualità del servizio rimane fondamentale.

In un mondo che corre verso l’artificiale, la tua umanità sarà il tuo più grande vantaggio competitivo.


Vendere lo Sport è un podcast originale ideato e prodotto da Eugenio Credidio senza l’uso di intelligenza artificiale.

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Eugenio Credidio

Eugenio Credidio è il consulente di marketing e comunicazione specializzato nel settore sportivo e fitness. Con oltre 15 anni di esperienza, maturata sul campo gestendo con successo la propria società sportiva ad Alessandria, Eugenio aiuta i professionisti dello sport e del fitness con un cuore a comunicare efficacemente, posizionandosi come leader nel loro settore.